Ebs, per Net Zero 2050 servono anche biomasse solide sostenibili

Tre domande poste da Staffetta Quotidiana al presidente Di Cosimo sull’appello dell’associazione dei produttori di energia in vista della scadenza degli incentivi.

Gli incentivi alla generazione elettrica da biomasse sono in scadenza, qual è la vostra proposta?

“Gli incentivi sono nazionali e vengono erogati all’energia elettrica prodot-ta da impianti di taglia medio-grande (potenza >1MW), premiando mag-giormente l’utilizzo di biomassa proveniente da un raggio di 70 chilometri dalla centrale, oppure entro una filiera nazionale disciplinata dal Mipaaf e regolata con contratti quadro volontari approvati dallo stesso Ministero. La filiera agroenergetica resta dunque per definizione locale/regionale, con una ubicazione degli impianti molto ben distribuita. Si crea così valo-re anche per le comunità locali attraverso la manutenzione del patrimo-nio boschivo, spesso in aree cosiddette “interne e marginali”.”

Un altro punto centrale riguarda la provenienza dei materiali utilizzati dagli impianti che sono al 90% di origine italiana. Solo una minima parte residuale proviene da altri paesi europei.

I residui dell’attività agroforestale coprono attualmente una quota minori-taria del fabbisogno italiano di biomassa per scopi energetici (incluso il riscaldamento), il grosso è importato, da fonti che non sempre garanti-scono la sostenibilità. Come immaginare di coprire con prodotto naziona-le anche un incremento dei consumi?

“Tutti i materiali utilizzati dalle centrali delle imprese associate a EBS sono soggetti ad autorizzazione e controlli. La quasi totalità, oltre il 90%, è di provenienza italiana. La quota rimanente, un contributo davvero minimo, proviene sostanzialmente da Paesi europei come Francia, Irlanda, Ger-mania, Olanda, Spagna.”

Anche se i nuovi impianti sono migliorati, bruciare biomassa solida pro-duce ancora molto particolato, come evidenziato anche dagli ambientali-sti. Il PM è un fattore critico in Nord Italia dov’è concentrata gran parte della domanda di elettricità. Non è un forte limite a una crescita dell’uso delle biomasse solide nella generazione elettrica?

“EBS riunisce le aziende con grandi impianti per la produzione elettrica di taglia superiore ai 5 MW. Gli impianti a biomasse di dimensioni rilevanti consentono un importante abbattimento delle emissioni di CO2 grazie ai sistemi tecnologici altamente performanti di cui sono dotati.”